Catalogo in mostra, Patrocinata da
(…) Una volta se mi piaceva un fiore avrei voluto premermelo sul cuore o addirittura mangiarmelo. La cosa era più difficile quando si trattava di un paesaggio intero, ma il sentimento era identico. Ero troppo sensuale vorrei dire quasi troppo “possessiva”: provavo un desiderio troppo fisico per le cose che mi piacevano, le volevo avere. E’ per questo che sentivo sempre quel doloroso insaziabile desiderio, quella nostalgia per un qualcosa che mi appariva allora “impulso creativo”. Credo che fossero queste forti emozioni a farmi pensare di essere nata per fare l’artista. (Da Etty Hillesum Diario 1941-1943)
Lucia Crisci e Valentina De Martini racchiudono nei personali lavori esposti in Mostra non soltanto due stili, ma due punti di vista che tra loro hanno molto in comune. L’introspezione è uno di questi elementi. Il saper trovare con coraggio e umiltà ed anche piacere e sofferenza, la faticosa strada di un proprio spazio interiore, dell’esperienza diretta, e nel caso di queste due artiste non soltanto verbale ma segnico. Una sorta di auto analisi che senza ricorrere a specialisti di questa materia, ci mostra i risultati di Lucia e Valentina mentre si divertono e a volte invece soffrono, quando creano, nel voler rievocare quel che più le ha influenzate positivamente nelle loro separate esistenze e al contempo, ciò che le ha rese vulnerabili sino ad oggi: si assiste pertanto a un opposto mutarsi di emozioni astratte che ritroviamo nella materia più tangibile dei loro quadri.
Diventa possibile attraverso le loro stesse opere sfruttare i mezzi del proprio conoscersi come di un reale tramite tra il quotidiano e l’immanente, tra la materialità pragmatica di questa meravigliosa esistenza, attraverso il raggiungimento della propria coscienza interiore. Vediamo come i soggetti rappresentati sono tutti differenti tra loro, pur condividendo un più preciso riferimento alla reciproca e personale percezione del mondo circostante che da Lucia e Valentina viene esplorato e più attentamente indagato ma non soltanto per coglierne gli aspetti estetici, piuttosto anche quelli più difficilmente sensibili. In sintesi, i lavori esposti assumono un diverso valore per entrambe le artiste, mentre le ritroviamo unite dal desiderio di riuscirne a trasmettere gli intenti con i quali sono stati realizzati con la stessa forza.
Da questa esperienza la personalità di entrambe Lucia Crisci e Valentina De Martini ne esce rafforzata, manifestandosi direttamente nei due stili del tutto personali, senza necessità di re-codificarne ogni volta il cambiamento che si è raggiunto in termini di evoluzione, ma anzi sfruttandolo come un valore aggiunto, piuttosto da voler considerare come ulteriore stimolo al raggiungimento di una crescente creatività. Quindi è come se vedessimo le due artiste, nel medesimo tempo e in un medesimo spazio – questo della Galleria Plus Art Puls – portare avanti il proprio peculiare linguaggio, arricchito tuttavia da nuove consapevolezze raccolte durante il personale cammino e che concludendosi assieme in uno stesso luogo, ne determina la reciprocità. Forme, colori, aspetti della realtà, durante questo differente percorso creativo, assumono dei valori nuovi, intrinseci, scaturenti dall’interno del processo stesso dell’esistenza; valori fino ad oggi minimamente considerati che adesso si rivelano primari e determinanti, non solo nel momento precedente la creazione artistica. Infinite opportunità di esperienze vengono offerte senza rischi da spazi inesplorati, generosi di nuove fluidità: di altre sensazioni ove far vagabondare la fantasia dove assaporare innumerevoli stati dell’anima, ove scoprire la bellezza e mutamento dove entrare a poco a poco meravigliandosi ad ogni istante. “Qual è il fuori, qual è il dentro”, entrambe si pongono questa domanda e nei loro quadri non danno la risposta ma la pongono per la prima volta. Aspettando che la risposta venga dagli altri. Interno o esterno, libero o prigioniero, scelta o costrizione?
Vi è sempre il desiderio di comunicare, di condividere con gli altri e insieme ad altri, come per vivere comunemente una ritrovata partecipazione al tutto.
Due artiste, due allestimenti, molte emozioni dalle quali lasciarsi catturare e sapersi abbandonare; nel sentirsi come stretti attorno a quest’ unico e coinvolgente abbraccio, che lentamente si percepisce svanire tra le infinite sfumature dal colore saturo.
Sono intensi istanti ma vissuti velocemente, di un’arte apparentemente inafferrabile cosi come talvolta sembra esserlo l’innamoramento: impossibile controllare un cuore che batte, impossibile restare indifferenti davanti a quest’arte che pulsa. Qualunque tra le due, sia la corrispondenza dei sensi a cui si è interessati, sappiamo quanto doloroso sia doversene separare.
Sia per Lucia Crisci che per Valentina De Martini, Mater Natura è fonte di personale ispirazione per esprimere e imporre la propria visione del mondo, unita a sensazioni in un susseguirsi di associazioni evocate dal profondo inconscio. I lavori di entrambe infatti ne risultano quali il frutto di un mondo interiore, presente sempre, multiforme e mutevole sotto l’impulso e l’impatto degli stimoli sensoriali che la Natura, vera mediatrice, le ha saputo ispirare: evocatrice di quel mondo Animale, reinterpretato e spoglio, al pari di quello Vegetale, cucito addosso come su di un corpo nudo. L’essere umano vive nel mezzo, ma non sempre se ne percepisce la presenza.
Uno stesso intento che finisce per ricondurre ad un medesimo significato: narrazioni pittoriche di realtà diverse di mondi diversi, raccontate spesso in modo paradossale. Un modo che adesso per Lucia Crisci e Valentina De Martini è diventato finalmente uguale, di come rendere il proprio pensiero immortale attraverso l’arte.
Sì a volte qualunque parola accresce i malintesi su questa terra troppo loquace.
(Da Etty Hillesum Diario 1941-1943)
Miriam Castelnuovo
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Sponsor
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Lucia Crisci – Valentina De Martini
Natura tra impulso e impatto
a cura di
Miriam Castelnuovo
Plus Arte Puls
Roma Viale Mazzini, 1
Martedì
12.05.2015
ore 18.00