Comunicato Stampa Mostra di Sabato Angiero : Umanità
Sabato Angiero inaugura presso gli Spazi di Officine Farneto il giorno venerdi 29 luglio dalle ore 19.00 fino alle 22.00. Con questa Personale si dà seguito ad un importante progetto culturale-artistico dal titolo “Diversità” a cura di Massimo Lupoli con Arturarte Contemporanea e di Miriam Castelnuovo con Associazione Culturale Quattro Colori Primari- Travelling Arts Project. Loro ospite fondamentale le Officine Farneto che nel dimostrare fiducia nei due curatori Castelnuovo e Lupoli, hanno reso possibile dall’inaugurazione della prima Collettiva “Diversità” con opere di 35 artisti ad oggi, la realizzazione e dunque il raggiungimento di un importante obiettivo. Di fatto questa idea di realizzare un grande progetto è nata con il proposito oltre che con l’ambizione di far conoscere l’arte ad un pubblico eterogeneo e di appassionare lo spettatore educandolo alla conoscenza della diversità in senso lato, intesa proprio come un arricchimento culturale. Ciascuna Mostra è stata parte importante di un unico progetto, già conosciuto come Travelling Arts Project con cui fin dal 2013 si è voluto dare un diverso senso all’arte itinerante con una Mostra Collettiva al Bioparco in occasione della Giornata Amaci di Arte Contemporanea e che da allora ad oggi ha trovato un’esatta continuità proprio qui a Officine Farneto, come in un contesto sempre variabile e mutevole a seconda dell’artista, il cui allestimento è stato accettato come una delle numerose scenografie all’interno di un solo Teatro e soprattutto mantenendo saldo il senso fondamentale di reciprocità tra luogo transitorio e opera itinerante. Questo è il concetto base su cui abbiamo voluto fondare questa diversa idea di Arte come per raccontare un viaggio, lungo ed esperienziale, il cui tracciato non era prevedibile come non lo erano gli umori che ne avrebbe potuto suscitare, inaugurazione dopo inaugurazione. Ciò che con il Travelling Arts Project si vuole continuare a diffondere è l’idea di un’Arte che possa itinerare senza più l’ossessione di essere ospitata in luoghi istituzionali o in locali per cui si richieda un affitto in cambio della curatela e della collaborazione dell’artista. L’Arte porta con se solo un messaggio di accrescimento culturale oltre che estetico ed è sempre il risultato di tanto lavoro e di tanta fatica: come tale si ritiene che debba venire accolto, stimato e rispettato anche in contesti inaspettati.
“(…..) Non sempre il male si riscontra dove lo si aspetta e ugualmente potrebbe capitare nell’esistenza di ciascuno di noi che qualcosa dall’accezione negativa si riveli inaspettatamente positivo. Per Sabato Angiero la carta stampata diventa supporto immobile e apparentemente silenzioso di una memoria trascorsa e che è stata per secoli utilizzata come l’unica fonte di informazione. Egli ne fa l’emblema dell’anti globalizzazione e della potenza della narrazione come di un prodotto senza scadenza e che soprattutto non va a batteria come la memoria di un computer o del più indispensabile cellulare. Questa nuova tecnica esercitata da Sabato Angiero della combustione ci conduce attraverso un immaginario personale ricco di spunti, che l’artista narra trasformando nel procedere i contenuti con abile intuizione.
L’artista utilizza il fuoco talvolta per cancellare, altre per amplificare, scurendo la superficie della carta che va bruciando bruciando e che fa da supporto all’opera come la materia prediletta, definendone di essa l’esperienza diversa, quasi metafisica e rivelando con essa, quell’aspetto magico e misterioso. Sabato Angiero proietta il suo sguardo e prima ancora il suo insieme di idee, sul luogo originario del proprio discorso e che trova forte richiamo negli aspetti primari della propria natura e nel suo inconscio. La qualità di questa serie di opere, la potenza espressiva che possiedono, sta nella riuscita combinazione tra l’esibizione di una fisicità estrema e la stimolazione di un’oscura memoria. Egli in particolare lavora con pagine dei quotidiani che impiega spesso come supporto alla narrazione di un più vasto progetto, ancora in via di sviluppo. Una ricerca importante con cui inconsapevolmente egli segna la storia indelebile di una memoria continua e che da adesso in poi, attraverso la sua opera, non apparterrà solo a se stesso come custodita all’interno dei suoi intimi pensieri.”
(Dal testo critico di Miriam Castelnuovo)
Sede Via dei Monti della Farnesina 77, Roma 00194 –
Informazioni Tel +39 06 83396746 | info@officinefarneto.it |http://www.officinefarneto.it/
INGRESSO LIBERO
INAUGURAZIONE venerdi 29 luglio ore 19.00-22.00
LUNEDI-MERCOLEDì 11-19
SABATO E DOMENICA CHIUSO